Lo yoga non va spiegato, va praticato.
La teoria senza pratica è cosa morta, come una pratica avulsa da una corretta conoscenza è utile solo per metà. Conoscere la fisiologia sottile alla base della pratica yogica è fondamentale per una comprensione completa di ciò che stiamo facendo. Da questa mia personale esperienza nasce questa serie di “ appunti del diario di Kama” Si tratta di una raccolta settimanale completa di teoria e pratica risultante dagli incontri settimanali dei nostri corsi di yoga.
Si tratta naturalmente di brevi appunti per i nuovi praticanti, e un imput per approfondire e per costruire insieme un felice percorso nella pratica dello yoga.
Il primo ciclo di questa serie di appunti parte con la serie già iniziata di sadana per l’armonizzazione dei CHAKRA.
Naturalmente cominciamo con l’esaminare il termine chakra per comprenderne il corretto significato.
La parola CHAKRA significa vortice, ruota, e fa riferimento al vortice energetico creato dalla intersecazione delle due nadi (canali) IDA e PINGALA.
Così come il corpo fisico è percorso da un sistema di vene, arterie capillari che portano il sangue in ogni parte dell’organismo, nel corpo energetico un sistema di nadi ( circa 72000) conduce l’energia vitale in tutte le parti. La struttura centrale e portante di questo quest’intreccio di nadi si sviluppa lungo la colonna vertebrale dove i due canali energetici principali, Ida e Pingala si incontrano e si intrecciano tra loro 7 volte. In questi punti di contatto si formano i 7chakra più importanti, e lungo la colonna in verticale si trova la Sushumna, il canale energetico principale.
In ogni individuo esistono, quindi sette chakra principali , disposti in senso verticale dal coccige alla sommità del capo.
Oltre che ai centri nervosi, essi corrispondono alle ghiandole del sistema endocrino e a diversi processi corporei, come la respirazione, la digestione, la sopravvivenza, la comunicazione, la capacità di vedere e percepire , nonché alla conoscenza e ad atteggiamenti psicologici della vita. Ai chakra sono state attribuite molte altre corrispondenze, colori, suoni, divinità elementi naturali, pietre, profumi.
Essi fanno riferimento alle sette modalità /livelli di manifestazione dell’energia.
Da Sahasrara (settimo) che è la banda vibrazionale più alta e pura, a muladhara che è il livello della terra, della solidità e dell’inerzia, tutti i chakra possono essere considerati come le centraline che sovrintendono alle nostre diverse funzioni psichiche. Uno degli scopi dello yoga è quello di riequilibrare e armonizzarli.
A ciascuno dei sette chakra viene attribuita un’area importante della salute psichica che interagisce con il benessere fisico:
1) Muladhara : sopravvivenza
2) Svadhisthana : sessualità
3) Manipura : forza
4) Anahata : amore
5) Visuddha: comunicazione
6) Ajna : intuizione
7) Sahasrara : conoscenza
a livello fisico, i centri energetici corrispondono alle seguenti ghiandole del sistema endocrino :
1) surrenali
2) ovaie- testicoli
3) pancreas
4) timo
5) tiroide
6) pineale
7) pituitaria
Cominciamo ad esaminare il I chakra nei suoi diversi aspetti, legati quindi alla sfera fisica, energetica e psichica.
MULADHARA :
Significato : Radice
Localizzazione: Pavimento pelvico, perineo
Elemento : Terra
Funzione : Sopravvivenza, Appartenenza, Possesso
Ghiandole surrenali
Colore: Rosso
Cibi : proteine, carne
Mantra : Lam
Pietra: rubino
Situato alla base dalla colonna, tra l’ano e gli organi genitali, questo primo chakra rappresenta la base e la solidità dell’intero sistema, la pietra sulla quale la colonna di Sushumna poggia. La coscienza del muladhara è principalmente connessa alla sopravvivenza fisica, nel senso di difesa e nutrimento. Ignorare questo aspetto significa minacciare la nostra stessa possibilità di esistenza. Se non equilibriamo questo chakra prima di passare agli altri la nostra crescita sarà priva di radici, di basi di sostegno e mancherà la stabilità necessaria per sostenere l’intero cammino.. Se muladhara non è in equilibrio le possibili conseguenze a livello fisico possono manifestarsi con alcuni problemi : sonnolenza, pesantezza, artrosi in tutte le sue forme, emorroidi, infiammazioni al nervo sciatico, e a livello psicologico : attaccamento morboso o al contrario disinteresse per gli oggetti materiali, rifiuto del nuovo, squilibri alimentari, scarsa capacità di fissare obiettivi, costanti difficoltà economiche. Se i chakra superiori sono sviluppati maggiormente rispetto agli inferiori, si avrà la sensazione di essere fuori dal mondo e si vivrà profondamente un senso di estraneità e di solitudine assoluta, depressione.
L’apparato endocrino collegato a questo chakra sono le ghiandole surrenali, e il sentimento associato è la paura.
Questi alcuni asana per armonizzare muladhara :
1) Adho mukha svanasana: cane che si stira ( ponte)
2) Virabhadrasana: : posizione del guerriero nelle tre varianti
3) Uttanasana: posizione della bambola di pezza
4) Utthita mandukasana: posizione della rana sollevata : in equilibrio piegati sulle ginocchia)
5) Yatangasana: posizione dei 12 punti
6) Vajrasana : ( posizione dell’eroe)
7) Anantasana : posizione di Annata ( di fianco a terra sollevare la gamba e prendersi l’alluce)
8) Garudasana : (posizione dell’aquila) in piedi gambe e braccia incrociate
Meditazione per muladhara: visualizzare di essere seduti al centro di un quadrato d’oro, ed espirando ripetere mentalmente il mantra LAM fino a portare l’espiro in muladhara.
Mula Bandha ( sigillo della base) contrazione del perineo. Contrarre il punto tra i genitali e l’ano mentre si inspira e rilassarlo mentre si espira. Se risulta facile è consigliabile applicare questo banda durante gli asana proposti.